Hai appena iniziato a progettare il sito web della tua attività e, giustamente, stai valutando l’inserimento di una sezione dedicata al blog (in questo articolo, pubblicato in primavera, ti spiego come dare smalto ai contenuti dei post). Come immaginerai, sono diversi gli aspetti a cui dovrai porre attenzione. Tra questi, rientra la creazione di titoli accattivanti per gli articoli.

Il titolo di un post – che è diverso dal SEO title, ma questo non è l’argomento dell’articolo – è il primo elemento a catturare l’attenzione del lettore. Dal momento che l’obiettivo è quello di farti leggere e di fidelizzare nel corso del tempo, è fondamentale il focus sulla loro qualità. Questo significa creare titoli accattivanti senza scadere nel cosiddetto clickbaiting.

Soprattutto in questo periodo che ci vede davanti alla necessità di affrontare l’emergenza sanitaria,  i titoli clickbait sono pericolosi per il benessere interiore di chi legge e, a lungo andare, compromettono l‘immagine del brand, facendo perdere ai potenziali clienti la fiducia (oggi un tesoro quanto mai prezioso). Ecco perché è il caso di passare in rassegna i consigli migliori per dare vita a titoli efficaci senza scadere nel sensazionalismo fine a se stesso. Nelle prossime righe, ho selezionato alcune dritte che spero possano esserti utili.

Chiarezza sui benefici

Il lettore non ha tempo. Ecco perché è sempre alla ricerca di contenuti in grado di indirizzarlo verso la scoperta di benefici chiari. Il titolo è fondamentale a tal proposito e, come appena ricordato, deve dare spazio a una promessa chiara e diretta. Per il primo articolo che ho linkato ho scelto il titolo “Tre consigli per dare smalto ai contenuti del tuo blog”: ho parlato di un beneficio specifico, mettendo il mio lettore davanti a quello che avrebbe trovato aprendo il pezzo e dedicando tempo alla sua lettura.

Focus sui dettagli pratici quotidiani

Quando ti chiedi come scrivere titoli efficaci per gli articoli del tuo blog senza scadere nel fastidioso – e poco scientificamente dimostrato come poco utile, come vedremo nell’ultimo paragrafo – clickbaiting, tra le tante risposte puoi trovare l’importanza di focalizzarti sui dettagli pratici quotidiani. Pensa al tuo lettore tipo, immagina i problemi che deve affrontare ogni giorno nel suo business e nella vita quotidiana e crea titoli che parlino in maniera dettagliata e super specifica di questi aspetti.

Qualche esempio? Se sai che uno dei crucci di chi frequenta i tuoi spazi web è la riduzione dell’impronta ambientale delle proprie scelte quotidiane, puoi creare un titolo incentrato sulle dritte per fare shopping online in maniera sostenibile.

I titoli clickbaiting non servono: lo dice la scienza

I titoli clickbaiting, come già detto, mettono fortemente a rischio l’immagine del tuo brand. Una promessa all’insegna del sensazionalismo successivamente non mantenuta, non può che portare il lettore a vivere una situazione di confusione poco utile ai fini della fidelizzazione.

A dare valore all’approccio di chi decide di mettere da parte i titoli clickbaiting ci ha pensato anche la scienza. A lavorare su questo aspetto sono stati alcuni ricercatori della University Park, che hanno scoperto che i titoli clickbait, in alcuni casi, hanno avuto risultati peggiori rispetto alle alternative costruite senza mettere in primo piano il sensazionalismo  fine a se stesso.

In uno degli studi effettuati dagli esperti sopra ricordati, è stato reclutato un campione di 150 persone, invitati a leggere otto diversi titoli (sette dei quali clickbait).  I ricercatori hanno successivamente misurato i dati relativi alla condivisione delle notizie legate ai titoli. Al follow up, gli esperti, inizialmente intenzionati a scoprire quale approccio al clickbaiting funzionasse meglio, hanno notato poche differenze fra i titoli in questione e quelli “tradizionali”, dai quali le persone si sono mostrate più attratte.