In questi giorni mi trovo ad affrontare una sfida professionale molto interessante. Cosa prevede di preciso? Il fatto di valorizzare, tramite i post di un blog e articoli per testate locali, la storia di una startup, un’azienda del Sud nata in un contesto geografico interessato da diversi problemi negli ultimi mesi.

Parlo di sfida per un duplice motivo: da un lato si tratta di una realtà molto giovane, costituita alla fine del 2016. Dall’altro, confrontandomi con persone che lavorano online, mi è stato fatto presente il pericolo di calcare troppo sui problemi che il contesto geografico in cui opera l’azienda ha affrontato negli ultimi mesi. Ho cercato di fare tesoro di queste osservazioni e ho analizzato nel dettaglio il mio approccio.

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A che conclusioni sono arrivata? All’elaborazione di alcuni consigli che ritengo utili per chi vuole capire come scrivere la storia di una startup e valorizzarla.

  • C’è sempre un eroe: in tutte le storie c’è un eroe. In quella di una startup con pochi mesi di vita è molto facile trovarlo: si tratta dell’imprenditore. Ho cercato di porre molto l’accento su questo aspetto, mettendo in primo piano l’entusiasmo che ho percepito chiaramente anche solo dalle telefonate con il cliente. Lui non ha voluto che fosse messo in evidenza il percorso professionale che lo ha portato a fondare la startup. Ecco perché mi sono concentrata sulle doti personali, che hanno un ruolo fondamentale quando s’intraprende un percorso imprenditoriale.
  • Il valore della sintesi: il primo articolo dedicato a questo percorso aziendale e destinato a una testata locale della zona in cui l’imprenditore opera è molto breve. In questo modo è più facile ‘fermare’ le immagini principali della storia e incuriosire il lettore.
  • Poco linguaggio tecnico: la startup a cui sono dedicate queste righe opera nel campo della stampa 3D. Nell’articolo destinato alle testate locali ho cercato di evitare il più possibile termini tecnici. La mia scelta si è concentrata sulla ricerca dell’immediatezza attraverso l’emozione, data anche dal racconto delle difficoltà che l’imprenditore ha dovuto affrontare fin dall’inizio del suo percorso.

Quando il percorso aziendale è ancora agli albori puntare sulle persone e sulle emozioni è un modo per dare risalto all’unicità del progetto. Certo, raccontare i numeri è importante, ma non è tutto. L’utente finale sceglie anche in base ad altro e lo storytelling emozionale può aiutare tantissimo a fare sì che un progetto sia ricordato da chi legge un articolo su un giornale locale o si sofferma sul post di un blog.