L’ultimo anno e mezzo, ci ha messo davanti alla necessità di ridisegnare l’approccio al lavoro. Personalmente, al momento dello scoppio dell’emergenza sanitaria, mi ero da poco lasciata alle spalle una parentesi di lavoro durante la quale, per la prima volta dall’inizio della mia attività, ero entrata in azienda (in particolare nelle sedi, sia operative sia amministrative, di realtà del settore manifatturiero).

Pochi mesi dopo la chiusura di quel periodo, il mio lavoro ha trovato la casa definitiva. Trovandosi lo studio in una zona ricca di micro e piccole media imprese mi è capitato fin da subito di ricevere titolari di alcune di esse intenzionati a valutare i miei servizi per la realizzazione di testi efficaci per il loro business.

Poi, come tutti sanno, il Covid ha  sconvolto la quotidianità. Anche se, oggi come oggi, le cose stanno piano piano riprendendo una parvenza di normalità – le dita sono saldamente incrociate e la mente orientata verso la speranza di non rivivere un autunno e un inverno come quelli dello scorso anno – personalmente non so quanto sarei propensa a rivivere l’anno e mezzo che mi ha vista recarmi presso le sedi di alcuni clienti.

Oggi come oggi, fatta eccezione per le riunioni a quattr’occhi con i clienti che si trovano nel territorio di Monza e Brianza e/o di Milano o Como, il mio lavoro si svolge esclusivamente da remoto.

Queste parole, mi rendo conto, possono “allontanare” qualcuno, in particolare chi pensa che la conoscenza diretta e la stretta di mano – o contatto di gomito, per essere al passo con i tempi – siano aspetti essenziali nel rapporto con il professionista che si occupa di trovare le parole giuste per raccontare un business.

Partendo da questa consapevolezza, ho deciso di prendere per mano chi si riconosce in quanto ho scritto sopra ed elencare, sfatandoli, tre luoghi comuni sul lavoro del copywriter freelance da remoto.

Non è possibile conoscere i dettagli tecnici di un business senza essere presenti in sede

Oggi come oggi, esistono tantissime risorse, sia video sia sotto forma di testo, che permettono a chi non vive in prima persona la quotidianità di un’azienda di capire le peculiarità del business. Personalmente, sono riuscita, diversi anni fa, a comprendere aspetti che rendevano unica l’attività di un cliente con cui ho collaborato come copywriter freelance da remoto parlando con un operaio che mi ha raccontato aneddoti – privi di dettagli tecnici – legati alla sua lunga carriera.

Un copywriter da remoto deve gestire tutto da solo ed è iper stressato

Vero, verissimo: chi lavora come copywriter freelance da remoto con web agency, aziende e liberi professionisti deve gestire tutti gli aspetti del proprio business, dal lavoro vero e proprio, alla promozione, fino alla negoziazione con i clienti e potenziali tali.

Questo può portare al burnout? Assolutamente sì (l’ho vissuto sulla mia pelle due volte in dieci anni)! Attenzione, però: la vita da freelance ha anche l’innegabile lato positivo della possibilità di sperimentare ogni giorno il valore della crescita personale, “cucendosi” addosso l’approccio al lavoro che si ritiene più adatto alle proprie esigenze.

Personalmente, dopo diversi anni, mi sono accorta che le collaborazioni in team non mi stavano bene addosso, accentuando la mia ansia da prestazione. Archiviandole definitivamente, sono riuscita a dare una svolta generale alla qualità del lavoro e alla serenità con cui, la mattina, apro il pc e inizio a fare andare le dita sulla tastiera.

Cosa dovrebbe farti capire tutto questo? L’importanza di andare oltre ai preconcetti quando ti approcci a un copywriter freelance che lavora da casa e in una zona lontana dalla tua sede. Ricorda sempre che, quasi sicuramente, dietro al nome del professionista che hai contattato c’è una mente che, giorno dopo giorno, lima con dedizione gli aspetti che possono compromettere l’efficacia del suo lavoro, andando a toccare anche le caratteristiche personali.

Un copywriter che lavora da casa è un tuttologo che scrive di tutto sapendo poco di ogni tema

Anche in questo caso non c’è nulla di vero. Cercare un copywriter freelance che opera da remoto significa, in molti casi, trovare professionisti fortemente verticalizzati (per quanto riguarda il mio lavoro, ho scelto di focalizzarmi molto su salute e medicina).

La mancanza di una formazione specifica non è sinonimo di incapacità di redigere testi di valore. Prima di guardare i titoli, cerca, se possibile, di considerare il portfolio!

Cosa pensi dei falsi miti appena elencati? Ne aggiungeresti altri? Dimmi pure la tua nei commenti! Se invece ti interessano i miei servizi di copywriting, compila il form presente su questa pagina per inviarmi un preventivo!