Se stai leggendo questo post, significa che, molto probabilmente, hai un sito web aziendale o un blog e ti stai rendendo conto che i post che scrivi e i testi delle pagine non sortiscono l’effetto che speravi (la conversione da lettori a clienti). Perfetto! Nelle prossime righe, ti guiderò alla scoperta di alcuni errori che, molto probabilmente, senza renderti conto, stai commettendo. Ne ho selezionati tre. Pronto a scoprirli?

Creatività? Non pervenuta

Se hai già un blog dedicato alla tua attività, saprai sicuramente che l’ottimizzazione SEO degli articoli è cruciale. Concretizzarla significa partire dalla ricerca di parole chiave e proseguire con lla creazione di un contenuto caratterizzato dalla presenza di link esterni e interni e, ovviamente, correttamente impaginato. Ovviamente alla base deve esserci un sito mobile friendly.

Tutto questo e importante, ma deve essere accompagnato da una costante attenzione alla creatività. Quali sono i consigli per non dimenticarla? Il primo riguarda il fatto di metteri sempre nei panni del proprio lettore, dando spazio, per esempio, alla descrizione delle difficoltà che hanno portato a fare una determinata ricerca su Google.

Un’altra buona idea prevede il fatto di trattare l’argomento centrale del post da un’angolazione diversa e per certi versi un po’ provocatoria. Se, per esempio, hai un blog dedicato a uno studio di psicologia, puoi “stuzzicare” i tuoi lettori con titoli come “I luoghi comuni sulla psicologia che non ti rendi conto di abbracciare”.

Poca costanza

Pubblicare un post ogni due mesi è il miglior modo per farsi dimenticare dai motori di ricerca (e dalla propria community). Lo so, non è il tuo lavoro occuparti dei contenuti testuali del blog. Per questo, se vuoi, ci sono io (puoi contattarmi per un preventivo cliccando qui). Dopo il brief sugli obiettivi, tu dovrai solo mettermi in contatto con il tuo SEO specialist… e il gioco comincia!

I tuoi valori? La tua unicità? Anche quelli non pervenuti

Fermati un attimo a pensare: perché Amazon è leader di mercato? La risposta a questa domanda mette in primo piano diversi punti di unicità. Tra questi spicca il customer care, uno degli esempi migliori al mondo, ma anche la comodità di un servizio come Prime.

Per quanto riguarda invece il focus sui valori, mi piace l’idea, da appassionata di make up, di chiamare in causa l’esempio di uno dei miei brand preferiti: Revolution Beauty. Riporto la prima parte dell’about page delll’e-commerce della casa cosmetica:

Revolution serves to represent and champion a diverse set of customers. In an industry where beauty norms have only just begun to be challenged, Revolution Beauty has been breaking down these rules and standing for inclusivity since the day it was born.

Back in 2014, diversity was still a niche concept. Inclusivity wasn’t very high on brands’ agendas. A small disruptor, then named Makeup Revolution, emerged with a clear concept – to challenge existing standards and democratise an industry which plays a key role in defining society.

In questo brevissimo testo c’è chiarezza di obiettivi, c’è un sogno, c’è la voglia di cambiare uno status quo. Ritrovi queste caratteristiche nella tua about page e, in generale, nell’ossatura deei tuoi testi?  Le racconti bene anche attraverso i copy sulle pagine social? Se la risposta a entrambe le domande è “no”, allora sarà molto facile che, anche se il tuo sito compare tra le prime posizioni della SERP, il tuo target andrà a scegliere l’Amazon e il Revolution Beauty di turno.