Settembre è tornato, e con lui la ripresa ufficiale delle attività lavorative con tutto il bagaglio di ostacoli del caso. In queste situazioni capita spesso di lamentarsi e di farlo lasciando spazio a un eccesso che no, non fa affatto bene, soprattutto a chi ha un’attività e si promuove sul web.
Dopo questa doverosa introduzione vado dritta e veloce al punto, alla storia che mi ha ispirato questo primo post settembrino. Di cosa parla? Di un delizioso b&b in Toscana, presso il quale ho soggiornato durante le ferie. L’esercizio, oggettivamente molto gradevole, ha tutte ottime recensioni sui social e su Tripadvisor.
Nei giorni concomitanti con il mio soggiorno ne è arrivata una non certo negativa – 4 stelle – ma focalizzata su una mancanza tecnica di rilievo. Poche ore dopo, sulla pagina Facebook ufficiale del b&b, è comparso un post del quale riporto testualmente l’ultima parte.
“Sono stati anni di soddisfazioni ma anche di tantissimi sacrifici,ormai non distinguo più sabato o domenica, Natale o Pasqua Non c’è il giorno settimanale di riposo
Ho sacrificato la mia famiglia,la casa.
Quante volte ho dovuto spegnere i fornelli mentre cucinavo per i familiari ,oppure nel bel mezzo di una cena a casa insieme ai propri cari,ho dovuto mollare tutto e scappare a fare un accoglienza o semplicemente perché venivo chiamata perché non si riusciva ad accendere la televisione .
Sacrificio per non avere una vita tua privata,puntualmente mentre sono alla cassa del supermercato squilla il telefono….
O a tarda serata mentre sono a letto chiamano per sapere se ho disponibilità nei prossimi giorni ,perché anche mentre dormo devo essere vigile e pronta a rispondere,non preoccupandosi di disturbare….
Una cosa mi piacerebbe davvero :
La possibilità di poter recensire il cliente.
Perché anche il cliente dovrebbe avere il massimo rispetto di chi lavora x lui”
Raccontare la verità sulla vita da imprenditore o libero professionista senza indorare la pillola è fondamentale e ho già spiegato perché.
Altrettanto importante, però, è evitare di lasciarsi dominare dal lamento quando si raccontano online i dettagli quotidiani della propria attività. Per quale motivo? Non è forse lamentarsi un modo di essere autentici? Senza dubbio, ma non è quello che cerca il cliente.
Oggi, con una scelta ampia di soluzioni, è fondamentale differenziarsi e per farlo bisogna mettere in primo piano immagini sincere ma positive. In che modo? Parlando delle difficoltà, ma anche degli obiettivi a breve, medio e lungo termine che le rendono meno gravose.
Il lamento fine a se stesso lascia l’utente con un pugno di polvere in mano, non è per nulla sfidante e non consente a chi ti legge di cominciare a cambiare in positivo la sua esperienza.
Cosa ne pensi? Ti capita spesso di lamentarti sui social? Lascia la tua opinione nei commenti!
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