Ah, il networking , parola stra utilizzata e a volte anche un po’ abusata. Personalmente ho l’occasione di pronunciarla poche volte, giusto quelle necessarie a livello formale. Recentemente mi è capitato di riflettere in maniera più approfondita del solito su questo concetto, forte di situazioni che si possono definire a tutti gli effetti delle delusioni personali. Senza entrare nei dettagli in merito, vorrei riassumere un po’ di quello che ho imparato approfondendo il tema.

Partiamo dal principio, con una definizione di business networking che mi ha colpito molto (la fonte è thebalance.com).

networking

What is Business Networking? Business Networking is a skill and a low cost method of marketing that is used to build new business contacts through connecting with other like minded individuals.

Perché mi ha colpito? Per la presenza del termine skill, che richiama le doti personali dei soggetti coinvolti nella relazione. Solo dopo le già ricordate delusioni mi sono fermata a pensare a questo aspetto come mai prima: dietro a ogni relazione orientata al business e alla collaborazione ci sono prima di tutto delle persone, con la loro storia, i loro desideri e le loro mancanze.

Tutto questo deve essere lasciato fuori? Inizialmente a mio avviso sì. A confermare la cosa ci pensa anche questo interessantissimo articolo di Forbes, risalente a 5 anni fa ma comunque molto valido in quanto illustra vari scenari, verosimili, di networking professionale nel corso di un evento.

Separare le due cose non vuol dire certo mettere in secondo piano l’aspetto umano. Citando sempre l’articolo di Forbes

Networking isn’t about brusquely exchanging business cards, it’s about making true connections with people.

Fondamentale è quindi trovare un equilibrio ed evitare di esasperare anche quella distanza emotiva che, per molti, rappresenta un must quando si parla di lavoro e di possibili collaborazioni.

Questo significa

  • Non dimenticare che, quando ci si muove nel mondo freelance, si ha a che fare con imprenditori di se stessi che ogni mese affrontano una vera e propria giungla per quanto riguarda il procacciamento dei clienti. Questo può portare a dei momenti di forte stress e ciò può influire anche sulla qualità delle relazioni professionali.
  • Avere chiaro che il dono è una delle chiavi del networking efficace e comprendere che può bastare anche un semplice consiglio tecnico per portare valore al proprio interlocutore.
  • Non affrettare le cose ed evitare, soprattutto alla luce del primo di questi tre punti, di forzare la mano e di lasciarsi prendere dall’ira davanti ad atteggiamenti lontani dai propri valori.

E tu, come vivi il networking per freelance?