Come è chiaro a chiunque frequenti questi lidi da quando il sito è online, la costanza promessa all’inizio non è stata rispettata. Inizialmente il pensiero non riuscire a mantenere questa promessa mi infastidiva. Oggi, per fortuna, le cose sono molto cambiate e non perché negli ultimi tempi LinkedIn e il passaparola siano diventati i principali canali di acquisizione dei clienti. Le cose sono cambiate per il semplice fatto che ho scelto di

  • Rallentare i ritmi in generale, gestendo il tempo in maniera più proficua
  • Dare spazio alla mia opinione solo quando ritengo di avere qualcosa di davvero interessante da dire

In un mese (meno due giorni) senza post ho imparato che non sempre è necessario dire la mia, scavando in maniera convulsa tra i pensieri e gli “appunti mentali” per trovare qualcosa di utile per gli altri ma perdendo nel contempo il piacere della condivisione e la soddisfazione per la qualità del contenuto proposto. Questa consapevolezza nasce sulla scia di uno dei più grandi regali che mi ha lasciato il 2017: la razionalizzazione del fatto che posso non piacere, sia a un prospect, sia a una persona che fa il mio stesso lavoro o uno simile.

In questo febbraio senza post ho consolidato quanto sopra ma non solo. Sempre sulla scia dell’addio progressivo all’ansia da prestazione, ho conosciuto quella che è diventata la mia nuova commercialista in un bar davanti a un infuso. Mi piace l’idea di iniziare a occuparmi seriamente della mia situazione economica e di uscire dalla mentalità del “ho le spalle coperte da quello che ho costruito in questi anni” con una persona che non lavora in un grande studio ma che, con passione e dedizione, si occupa di liberi professionisti, accompagnandoli in un percorso che non deve essere messo in secondo piano rispetto a quello di grandi aziende.

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Grazie a lei, ho effettuato l’iscrizione all’associazione Rete al Femminile, entrando a far parte della rete di Monza e Brianza. È un modo per sentirmi più a casa come persona e professionista in un contesto dove, da sempre (presto scriverò qualcosa sui primi quattro anni, quasi mezzo lustro, da non milanese), ho solo la sensazione di avere residenza sulla carta? Forse sì, o forse è ancora troppo presto per dare una risposta. Di certo c’è che, dopo alcune cocenti delusioni in ambito sia professionale sia personale – se lavoro con te, significa che a pelle mi piaci al di là di quello che fai per mantenerti – ho deciso di tornare a fidarmi, di uscire da una zona di comfort fatta di “Ce la faccio da sola e non ho bisogno di condividere dubbi, paure, tentennamenti e incertezze”.

La newsletter

Durante questo mese di silenzio del blog, ho deciso di fare il grande passo… della newsletter! Proposito preso “sulla carta” prima di mandare online il sito, verrà presto concretizzato e prenderà il via con la presentazione di un contenuto speciale, nelle cui pagine metto nero su bianco, in maniera ironica e disincantata, il bilancio di questi primi cinque anni di professione!

So, stay tuned!